Archivio Autore

sale (1280 × 720 px) (940 × 788 px)

La raccolta dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche

La Ricerca IPSOS – ERION WEE

A un anno di distanza dall’ultima analisi condotta dall’“Osservatorio conoscenza RAEE”, realizzato da Ipsos per Erion WEEE, si registra un miglioramento sia nei livelli di conoscenza degli italiani che nei loro comportamenti riguardo alla raccolta differenziata dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Secondo lo studio, condotto su un campione di 1.000 cittadini italiani, con un focus specifico su 500 giovani dai 18 ai 26 anni, la familiarità con il termine RAEE è aumentata dal 44% al 55% nell’ultimo anno. Il miglioramento è particolarmente evidente nella generazione Z, dove la percentuale di coloro che hanno sentito menzionare l’acronimo è quasi raddoppiata, passando dal 26% nel 2022 al 50% nel 2023.

La raccolta dei RAEE

Nel 2022 il Piemonte ha invertito il trend positivo degli anni precedenti: si è registrato un calo del 5,9%, che è migliore rispetto alla variazione media nazionale negativa (-6,2%), ma non consente di raggiungere il pro capite italiano (6,12 kg/ab). Il dato medio della regione si attesta infatti a 5,78 kg/ab. Il nostro Consorzio fa registrare una performance lievemente superiori ai dati medi regionali, con una raccolta pro-capite che è di 5,9kg.

La raccolta nelle scuole

Nel 2021 il nostro Consorzio ha lanciato la campagna “Porta il tesoro all’isola”, co-finanziata dal CDC RAEE, per promuovere il corretto conferimento dei rifiuti elettrici ed elettronici all’isola ecologica. Tra le varie attività, una parte della campagna è stata dedicata agli istituii superiori, dotando vari plessi scolastici di contenitori interni per i piccoli RAEE (max 24cm di lunghezza). Un progetto che ha lasciato in eredità un sistema di raccolta capillare e funzionante: attualmente, nei contenitori delle scuole vengono raccolti circa 300 kg di piccoli RAEE all’anno.

Copia di sale (1280 × 720 px) (940 × 788 px) (Post di Instagram) (4)

Isasca e la sua nuova mini isola ecologica

Isasca è un paese di poco più di cinquanta abitanti su un territorio dai 600 ai 1400 metri di quota: con il proprio budget comunale non avrebbe mai potuto realizzare quanto è stato fatto a settembre del 2023. Il Comune aveva addirittura scartato l’idea della raccolta dei rifiuti porta a porta, servizio che ha rese maggiori in termini di riciclo ma che costa di più, per restare con il servizio stradale, più economico. Ma, nonostante l’impegno del Comune e di gran parte della cittadinanza, i contenitori stradali non permettevano di ottenere risultati quantitativamente e qualitativamente rilevanti sulla raccolta differenziata (che raggiungeva nel 2022 il 35,8%) e sulla riduzione della produzione dei rifiuti indifferenziati (272 kg annui per ogni abitante di Isasca).

Per raggiungere gli obiettivi regionali entro il 2025 (raccolta differenziata almeno al 70% e produzione di rifiuti indifferenziati al di sotto dei 126 kg/anno per abitante), il Comune e il Consorzio hanno condiviso il progetto di una mini isola ecologica recintata, ad accesso controllato tramite una tessera, in cui tutti i residenti di Isasca potessero entrare per conferire i propri rifiuti nei classici contenitori per la raccolta differenziata.

Questo accorgimento ha portato con sé diversi vantaggi importanti, come, ad esempio, la rimozione di tutti i contenitori stradali del paese, il posizionamento dei nuovi contenitori per la raccolta in uno spazio controllato, circoscritto e protetto, facilmente raggiungibile, e il miglioramento estetico degli spazi dedicati ai rifiuti. Inoltre, è stato possibile ottimizzare anche le modalità di svuotamento dei contenitori da parte dei mezzi di raccolta, con un risparmio di carburante, di tempi di esercizio e di inquinamento dell’aria.

Tanti vantaggi, che si vanno ad aggiungere al vantaggio più importante di tutti: la percentuale di raccolta differenziata sta aumentando sensibilmente (negli ultimi mesi del 2023 attorno al 50%). Sulla riduzione della produzione di rifiuto indifferenziato, invece, c’è ancora qualcosa da fare, ma il sindaco Foglio sembra avere le idee chiare: “Il miglior rifiuto è il rifiuto che non si fa, quindi credo che ognuno di noi, tramite il consumo consapevole, possa fare qualcosa per fare meno rifiuti. Spesso, poi, questo coincide con un risparmio economico e un miglioramento del nostro benessere e della nostra felicità”. Se questi sono i vantaggi, non resta che provarci!

Progetto senza titolo(4)

L’editoriale del Presidente – gennaio 2024

CSEA news, la newsletter che abbiamo dedicato ai Comuni e ai cittadini del territorio, è l’appuntamento che abbiamo come Consorzio per condividere il percorso che stiamo portando avanti per la gestione virtuosa e sostenibile dei rifiuti. Questo mese abbiamo intervistato il sindaco di Isasca, Guido Foglio.

In questo numero parleremo del progetto attivato, proprio a Isasca, grazie al contributo del progetto europeo Intese Plus, e della raccolta dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche sul nostro territorio.

I primi passi dell’ATO regionale con nomina del CdA

È stata costituita la nuova Conferenza d’Ambito regionale per la gestione dei rifiuti, denominata Autorità Rifiuti Piemonte (sigla AR Piemonte): proprio il 4 settembre 2023 è stato sottoscritto formalmente l’atto di costituzione con inizio della operatività dell’Ente. Come primo atto da espletare ed approvare è stata individuata l’elezione del presidente dell’Assemblea, che è il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo; vice presidente è Alessandro Lana, presidente della Provincia VCO. Tutto questo è accaduto nella sessione assembleare del 4 ottobre 2023, dove sono stati anche approvati gli avvisi per la nomina del CdA e del Collegio dei Revisori. Con la riunione assembleare del 20.12.2023 è stato nominato il nuovo CdA dell’Ente: presidente dell’Autorità è stato nominato Paolo Foietta, originario di Cumiana, già capo dell’Osservatorio sulla Torino-Lione e guida dal 2005 al 2015 dell’Autorità dei Rifiuti di Torino. A comporre insieme a lui il Consiglio di Amministrazione sono Laura Bruna, Valter Brustia, Fabrizio Vanni e Angela Visentin, insieme ai revisori Giorgio Gaido, Alessandro Martino e Claudia Mazza. L’AR Piemonte rappresenta l’ultimo tassello per il completamento della riforma della governance regionale per la gestione integrata dei rifiuti, avviata nel 2018.

Avvio delle consultazioni dei Comuni per elaborare le schede servizi del nuovo appalto

In vista della scadenza dell’appalto attualmente in corso al 31 agosto 2025, il Consorzio comincerà a interpellare i Comuni in merito alla redazione delle nuove schede servizio per la predisposizione del Capitolato Speciale d’Appalto.

Gli obiettivi che guideranno la redazione delle nuove schede sono i criteri dettati da ARERA, il rispetto delle percentuali di raccolta differenziata e la progressiva riduzione della produzione rifiuti previsti dalla Legge Regionale entro il 2035. Gli obblighi regionali riguardano al 2024 il raggiungimento del 65% di differenziata e un massimo di 159 kg pro-capite annui di rifiuti avviati a smaltimento; al 2025 il 70% di differenziata e 126 kg pro-capite annui di rifiuti avviati a smaltimento; al 2030 il 75% di differenziata e 100 kg pro-capite annui di rifiuti avviati a smaltimento; al 2035 l’82% di differenziata e meno di 90 kg pro-capite annui di rifiuti avviati a smaltimento. Obiettivi ambiziosi che possono essere raggiunti solo con l’impegno costante di tutti gli attori coinvolti: Consorzio, Comuni, Appaltatore, cittadini.

Il parametro più stringente è sicuramente la produzione pro-capite: si parte quindi dal 2025 con l’abbassamento della soglia di produzione pro capite di rifiuti avviati a smaltimento da 159 a 126 kg/anno per abitante e si proseguirà, per progressive ulteriori riduzioni, fino ad abbassare il limite al di sotto dei 90 kg pro-capite annui nel 2035. Attualmente i dati del nostro Consorzio rientrano nel limite imposto di 159 kg pro-capite. Per arrivare a 126 kg/anno pro-capite nel 2025 occorrerà mettere in atto importanti misure correttive, quali nuovi sistemi di raccolta orientati sempre più al porta a porta, la raccolta dei soli rifiuti urbani nelle isole ecologiche e l’implementazione della raccolta organico su tutto il territorio (tra l’altro obbligatoria per legge), quindi anche sui Comuni montani, pur modulato con frequenze differenziate in funzione dell’afflusso di utenti legato alla stagionalità.

Adeguamento degli ingressi delle utenze non domestiche nelle isole ecologiche in base al D.lgs 116

Saranno a breve applicate le nuove regole che si rifanno al D.lgs. 116 per l’accettazione dei rifiuti nelle isole ecologiche con limitazione all’ingresso in funzione sia del tipo di rifiuto che della tipologia di utenza. Di fatto, il D.lgs. 116 azzera tutti i criteri di assimilazione dei rifiuti speciali (prodotti dalle utenze non domestiche, ad esempio quelle commerciali e artigianali) ai rifiuti urbani (prodotti dalle famiglie) precedentemente in vigore, e ridisegna il bacino dell’utenza che può accedere all’isola ecologica in funzione di elenchi di rifiuti che sono considerati urbani (Allegato L quater, elenco di CER ammessi) e alla tipologia di utenza non domestica (Allegato L quinquies elenco di attività che producono rifiuti urbani).

Cosa cambierà per l’accesso alle isole ecologiche nei prossimi mesi sul nostro territorio per le utenze non domestiche? Che solo soddisfacendo i parametri stabiliti da entrambi gli allegati, le utenze non domestiche potranno accedere all’isola ecologica, in alternativa dovranno utilizzare canali diversi servendosi di aziende private di raccolta e gestione rifiuti.

Per consentire la comprensione delle nuove regole, i tecnici del Consorzio incontreranno a breve le associazioni di categoria presenti sul territorio, così che possano comunicare in modo chiaro ai loro associati le nuove regole di accesso alle isole ecologiche.

Grazie per il Vostro supporto e attenzione,

Fulvio Rubiolo

Copia di sale (1280 × 720 px) (940 × 788 px) (Post di Instagram) (1)

La Parola al Sindaco – Isasca

Per la rubrica “La parola al Sindaco”, abbiamo intervistato il sindaco di Isasca, Guido Foglio.

Come valuta l’andamento della raccolta differenziata e della produzione dei rifiuti nel suo Comune, in particolare rispetto agli obiettivi regionali?

Non siamo ancora arrivati agli obiettivi che la Regione ha fissato per il 2025 ma, grazie alla realizzazione, nel settembre del 2023, della mini isola ecologica del paese, resa economicamente possibile dall’intervento del Consorzio S.E.A., sia la percentuale di raccolta differenziata che la produzione di rifiuto indifferenziato stanno progressivamente migliorando. Questa mini isola ha permesso di eliminare i cassonetti dalle strade e di controllarne i conferimenti erronei. Il Comune, nel frattempo, continua a sostenere e diffondere la buona pratica del compostaggio domestico come via maestra per la riduzione della produzione di rifiuti e dell’inquinamento derivante dalla loro gestione e, non ultimo, per un risparmio economico di tutta la comunità, un argomento spesso vitale per le piccole realtà come la nostra.

Che cosa è importante fare come CITTADINI per migliorare la gestione dei rifiuti?

Migliorare la gestione dei rifiuti, secondo me, vuol dire anche e soprattutto fare scelte consapevoli nel momento in cui facciamo la spesa o compriamo un bene in generale. Come si dice, il miglior rifiuto è quello che non si produce Essere consapevoli di quello che stiamo acquistando, chi l’ha prodotto, dove è stato prodotto e con quali materie prime, fa la differenza. Spesso, peraltro, questo coincide con prodotti migliori, più genuini, meno inquinanti e anche meno costosi. Sul nostro territorio, ad esempio, c’è una sorgente d’acqua e terreno sufficiente per produrre verdura e altri prodotti. Se volessimo, potremmo evitare di produrre una buona parte dei rifiuti che facciamo semplicemente scegliendo un consumo consapevole. Senza perderci nulla.