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Isasca e la sua nuova mini isola ecologica

Isasca è un paese di poco più di cinquanta abitanti su un territorio dai 600 ai 1400 metri di quota: con il proprio budget comunale non avrebbe mai potuto realizzare quanto è stato fatto a settembre del 2023. Il Comune aveva addirittura scartato l’idea della raccolta dei rifiuti porta a porta, servizio che ha rese maggiori in termini di riciclo ma che costa di più, per restare con il servizio stradale, più economico. Ma, nonostante l’impegno del Comune e di gran parte della cittadinanza, i contenitori stradali non permettevano di ottenere risultati quantitativamente e qualitativamente rilevanti sulla raccolta differenziata (che raggiungeva nel 2022 il 35,8%) e sulla riduzione della produzione dei rifiuti indifferenziati (272 kg annui per ogni abitante di Isasca).

Per raggiungere gli obiettivi regionali entro il 2025 (raccolta differenziata almeno al 70% e produzione di rifiuti indifferenziati al di sotto dei 126 kg/anno per abitante), il Comune e il Consorzio hanno condiviso il progetto di una mini isola ecologica recintata, ad accesso controllato tramite una tessera, in cui tutti i residenti di Isasca potessero entrare per conferire i propri rifiuti nei classici contenitori per la raccolta differenziata.

Questo accorgimento ha portato con sé diversi vantaggi importanti, come, ad esempio, la rimozione di tutti i contenitori stradali del paese, il posizionamento dei nuovi contenitori per la raccolta in uno spazio controllato, circoscritto e protetto, facilmente raggiungibile, e il miglioramento estetico degli spazi dedicati ai rifiuti. Inoltre, è stato possibile ottimizzare anche le modalità di svuotamento dei contenitori da parte dei mezzi di raccolta, con un risparmio di carburante, di tempi di esercizio e di inquinamento dell’aria.

Tanti vantaggi, che si vanno ad aggiungere al vantaggio più importante di tutti: la percentuale di raccolta differenziata sta aumentando sensibilmente (negli ultimi mesi del 2023 attorno al 50%). Sulla riduzione della produzione di rifiuto indifferenziato, invece, c’è ancora qualcosa da fare, ma il sindaco Foglio sembra avere le idee chiare: “Il miglior rifiuto è il rifiuto che non si fa, quindi credo che ognuno di noi, tramite il consumo consapevole, possa fare qualcosa per fare meno rifiuti. Spesso, poi, questo coincide con un risparmio economico e un miglioramento del nostro benessere e della nostra felicità”. Se questi sono i vantaggi, non resta che provarci!