A scuola chi porta un RAEE porta un tesoro

Il Global E-waste Monitor ha stimato che nel 2030 la quantità di rifiuti elettronici generati nel mondo supererà i 74 milioni di tonnellate. La quantità globale di rifiuti elettronici sta aumentando a un ritmo di quasi due milioni di tonnellate all’anno e l’Unione Europea ha obiettivi molto ambiziosi sulla raccolta e il recupero di questa tipologia di rifiuti.

I target entrati in vigore nel Piano d’Azione per l’Economia Circolare prevedono infatti che gli Stati membri raggiungano un tasso minimo di raccolta del 65% di tutti i RAEE rispetto al peso medio delle apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato nei tre anni precedenti o, in alternativa, dell’85% dei RAEE prodotti nel territorio dello Stato membro.

Con l’inizio del nuovo anno scolastico la campagna “#PortailTesoro” ha ampliato il proprio raggio d’azione coinvolgendo attivamente tutti gli Istituti superiori del territorio e individuando nei giovani dei grandi alleati per il recupero dei RAEE.

Presso gli Istituti di Saluzzo, Barge, Savigliano, Racconigi, Fossano e Verzuolo è stata attivata una raccolta dei piccoli RAEE (rifiuti della dimensione massima di 24 cm, ad esempio smartphone, cuffie, caricabatterie) e una campagna di sensibilizzazione interna tramite la diffusione di un kit didattico dedicato. Inoltre sono state consegnate ai referenti scolastici le cartoline per gli studenti, dedicate alla raccolta dei piccoli RAEE a scuola.

«Il progetto, che ha previsto il collocamento dei contenitori e l’attivazione di un servizio dedicato agli Istituti superiori – sottolinea il presidente del Consorzio Fulvio Rubiolo – è un invito agli studenti a portare i loro piccoli rifiuti elettronici a scuola. La raccolta dei RAEE a scuola è un passaggio fondamentale per contribuire a creare una cultura sul recupero e il riciclo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, e per dimostrare con azioni concrete il nostro impegno, come territorio, al raggiungimento degli obiettivi dell’Unione Europea. Il riciclo è fondamentale da un lato per ridurre l’inquinamento e tutelare la nostra salute, dall’altro per recuperare molte materie prime da riutilizzare in nuovi processi produttivi».

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